Cosa significa per me cucinare?

Nathanaelle Lepellettier, Chef Nath

La mia storia con la cucina comincia sin da piccola, in Francia.

Avrò avuto 7 o 8 anni, sorriso sdentato e codini. Le mani piene di uova, un grembiule decisamente troppo grande e pieno di farina, pronta per fare uno dei miei primissimi dolci, ma che sfortunatamente finì per bruciare nel forno...Ero alle prime armi e non importava del risultato. Ciò che contava era che mi divertivo molto a “cucinare”, se così si poteva definire ciò che facevo a quei tempi :’).

Crescendo, amavo preparare con mia madre i pranzi per i compleanni dei miei fratelli...Le ore passate in cucina erano per me una finestra verso la creatività, la sperimentazione, e anche un modo di rilassarmi al 100% e di trascorrere del tempo in famiglia.

Preferivo trascorrere più tempo in cucina a preparare la cena, con la scusa di dare una mano a mia madre, piuttosto che a studiare per gli esami di maturità...Aprire il frigo e creare un piatto era una cosa che amavo fare tantissimo!

Dopo la maturità avevo voglia di nuove avventure, così decisi di partire per un anno intero come ragazza alla pari verso l’Italia.

Ebbe così inizio un viaggio incredibile alla scoperta di prodotti tipici e genuini italiani, di materie prime di altissima qualità, di piatti della tradizione. Imparai tantissimo e nonostante l’entusiasmo per ciò che stavo scoprendo, non mi sentivo ancora pronta ad affrontare una carriera professionale…dentro di me pensavo “ è un mondo troppo duro!”. 

Alla fine di quell’anno trascorso in Italia, sono tornata in Francia e ho quindi deciso di iscrivermi al corso universitario della facoltà di lingua e cultura italiana. Attraverso lo studio ho scoperto sempre di più l’Italia, le sfumature della sua lingua, le sue ricchezze enogastronomiche.

Durante il secondo anno parto in Erasmus per Genova, dove scopro sempre di più la cucina regionale, le diverse tipologie di pasta, sughi, questa cultura di creare piatti fantastici con pochissimo. In poche parole mi innamoro dell’Italia.

Dopo l'Erasmus torno in Francia e continuo a studiare, ma qualcosa non mi sodisfaceva, un vocina nella mia testa continuava a dirmi: “stai sbagliando strada”, ma io la mettevo a tacere ogni volta che potevo, fino a quando non ho più potuto ignorarla.

Era il giorno del matrimonio di mio fratello, si doveva sposare in Ungheria, quindi abbiamo fatto prima un ricevimento a casa nostra per gli amici che non potevano venire in Ungheria. Aspettavamo un centinaio di persone, ed avevamo deciso di fare tutto “home made”. Per più di una settimana ho passato le mie giornate dall’alba al tramonto in cucina a spadellare, mi stavo divertendo, ero felice e mi sentivo al posto giusto.

E’ stato per me il momento in cui si è accesa la lampadina e ho dato ascolto alla voce che avevo in testa.

Ho così interrotto gli studi universitari e mi iscrissi alla scuola di cucina professionale.

Finiti i miei studi ho iniziato a lavorare nella ristorazione e ho scoperto che il mondo della cucina a livello professionale, l’intensità del lavoro e il fuoco della cucina, erano fatti per me.

Aver lavorato in vari ristoranti, sia in Francia che in Italia, mi ha permesso di creare il mio stile unico di cucina fusion, che si ispira appunto ai questi due paesi ai quali mi sento di appartenere.

Ho deciso così di iniziare una nuova avventura dando vita al Brand “Chef Nath”, con il quale condivido il mio stile di cucina unico e l’amore per la cucina con gli altri, attraverso corsi di cucina e servizio catering nella città di Busalla in provincia di Genova.

I miei corsi sono aperti a tutti perché sono convinta che nessuno è negato in cucina, e con la giusta guida tutti possono imparare a cucinare piatti che lasciano a bocca aperta i propri amici, ospiti e cari.